martedì 22 febbraio 2022

11.07.1943 WOŁYN GENOCIDIO DA PARTE DEI NAZIONALISTI UCRAINI (Rzeź Wołyńska)

11.07.1943 

Sono passati  79 anni dal genocidio operato dai nazionalisti ucraini nel territorio dell'attuale Ucraina occidentale (allora territorio della II Repubblica Polacca) e territori attuali dell'attuale Polonia sud orientale (Piccola Polonia e Precarpazia) dal Febbraio 1943 al Febbraio 1945.

Almeno 100.000 persone (in maggioranza polacchi, ma anche russi, cechi, ebrei,armeni) vennero uccise spesso in modo brutale dai parte dei nazionalisti ucraini del UPA (esercito insurrezionale ucraino)
inspirati politicamente e ideologicamente da Stepan Bandera.
Gli storici dicono che i morti potrebbero essere anche fino a 200.000.

Gli ucraini parlano invece di guerra polacco-ucraina, quando pero' furono uccisi civili polacchi (intere famiglie, contadini) e attuata una politica di pulizia etnica eliminando i cittadini polacchi per realizzare il piano della costituzione di una Grande Ucraina.

La Polonia ha scelto come data per ricordare le vittime Domenica 11.07.1943 quando i nazionalisti ucraini si recarano nelle chiese cattoliche per prelevare i polacchi, sapendo che la' li avrebbero trovati insieme.

Oggi lo Stato Ucraino non vuole permettere le esumazioni per permettere agli storici e scienziati dell'IPN di approfondire la questione, identificare le vittime dando una degna sepoltura.



Aggiornamento al 22.02.2022

La Polonia ha regalato armi all'Ucraina per difendersi dall'attacco russo nella regione del Donbas.

Nonostante questo l'Ucraina si comporta con superiorita' verso la Polonia. Qualche settimana fa i giornalisti polacchi non sono stati ammessi alla conferenza stampa del presidente ucraino.

L'Ucraina non permette ancora le esumazioni nella regione di Volinia.





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