Racconto le notizie piu' importanti d'attualita' dalla Polonia. Le racconto in modo diverso rispetto alle notizie che passano nei media italiani.
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mercoledì 7 aprile 2021
Morto Krzysztof Krawczyk, leggenda della musica polacca
Krawczyk era stato in ospedale ed era da qualche giorno stato dimesso dall'ospedale, dopo essere guarito dal Covid-19.
Dopo una vita lontana da Dio, Krawczyk si era riavvicinato a Dio, cantava anche nella sua parrocchia le canzoni di Natale: era un uomo normale molto amato dai polacchi.
RIP Krzysztof.
venerdì 28 agosto 2020
''INKA'' DANUTA SIEDZIKÓWNA- 28 AGOSTO 1946
Queste sono le parole che Danuta Siedzikówna pseudonimo ''Inka'' ha voluto che fossero riferite alla nonna.
Inka, infermiera dell'esercito clandestino (AK),e' stata condannata a morte dai comunisti il 21 Agosto 1946 a Danzica.
Il 28 Agosto 1946 il plotone d'esecuzione ha eseguito la condanna a morte di Inka e di Feliks Selmanowicz.
Inka e' stata sepolta sotto il marciapiedi, perche' non fosse piu' trovata.
La condanna piu' pesante e' la perdita della memoria ha detto il Presidente Duda al funerale solenne di Inka celebrato 70 anni dopo la morte (nel 2016) di Inka a Danzica.
Grazie alle ricerche dell' IPN (Istituto di Memoria Nazionale) e' stato ritrovato il corpo di Inka.
Il padre di Inka era un forestale e soldato dell'esercito di Anders era morto a Teheran (Iran) nel 1942, mentre la madre era stata uccisa dalla Gestapo nel Settembre 1943.
Inka fu arrestata nel Giugno 1945 nei pressi di Białystok e accusata di collaborare con gli anticomunisti.
Fu liberata dall'esercito dell'AK, e mandata a Danzica con l'incarico di infermiera dell'AK.
Fu arrestata nuovamente il 20 Luglio 1946.
http://prawicowyinternet.pl/inka/
PS: Peccato che il Presidente Duda non ha voluto firmare la legge per degradare i gerarchi del periodo comunista,e come pretesto ha affermato che tra di loro c'era il primo polacco che e' andato nello spazio (onorato comunque dall'URSS-ZSRR)
sabato 1 agosto 2020
ORA W- Godznia W
Parteciparono alla rivolta 45.000 soldati dell'AK (esercito clandestino)
Per 63 giorni la citta' di Varsavia fu libera.
Al termine della rivolta ci furono tra i componenti dell'AK 18.000 morti, 25.00 feriti e 15.000 prigionieri che finirono nel campi di concentramento.
Persero la vita anche 180.000 civili abitanti di Varsavia, e 500.000 persone dovettero lasciare la citta' che fu rasa al suolo e bruciata quasi completamente dai tedeschi dopo l'ordine di Hitler.
Qui sotto la coreografia dei tifosi del Legia Varsavia durante una partita dei preliminari di Champions League del 2017.
giovedì 21 maggio 2020
ANNA JANTAR : LEI SOLA ERA MUSICA
40 anni fa' (il 14 Marzo 1980) Anna Jantar moriva a soli 29 anni nella tragedia aerea all'aeroporto di Varsavia-Okęcie.
Volevo scrivere questo articolo in coincidenza con l'anniversario della morte della cantante, ma non sono riusciuto.
Anna Jantar era partita il 27 Dicembre per un tour negli Stati Uniti e Canada, e dopo tre mesi stava ritornando in Polonia.
Aveva scambiato il suo biglietto aereo con qualcuno in modo da tornare anticipatamente a casa rispetto al resto del suo gruppo, in modo da riabbracciare prima la sua famiglia ed in particolare la figlia Natalia Kukulska, che da qualche giorno aveva compiuto 4 anni.
Anna Jantar aveva avuto una gravidanza complicata.
Il dottore durante una visita gli aveva consigliato di abortire, secondo lui il bambino sarebbe difficilmente sopravvissuto, e anche la vita della madre era in pericolo.
L'intervento si sarebbe dovuto tenere il giorno seguente.
Anna pianse tutta notte e insieme al marito prego' Dio per un miracolo che salvasse il bambino che aveva in grembo.
La mattina dopo decise che non avvrebbe mai accettato di abortire, nonostante sapesse a quali conseguenze sarebbe potuta andare incontro.
Qualche mese dopo il 3 Marzo 1976 alle 21.30 del Mercoledi Santo nacque una bambina, alla quale Anna diede nome Natalia, dalla canzone ''Natalie'' di Gilbert Becaud.
Natalia Kukulska , come la madre e' cantante, e gia' da piccola incomincio' a cantare.
Natalia ricorda solamente l'atmosfera di nervosismo e il momento in cui la nonna strappo' dalle mani di Natalia il bouquet di fiori e lo getto' per terra.
Quando' fu fatta l'autopsia nelle mani di Anna Jantar venne ritrovato il rosario che stringeva.
Al funerale parteciparono 40 mila persone.
Fonte: Settimanale Sieci nr.11 (380) 2020
Volevo scrivere questo articolo in coincidenza con l'anniversario della morte della cantante, ma non sono riusciuto.
Anna Jantar era partita il 27 Dicembre per un tour negli Stati Uniti e Canada, e dopo tre mesi stava ritornando in Polonia.
Aveva scambiato il suo biglietto aereo con qualcuno in modo da tornare anticipatamente a casa rispetto al resto del suo gruppo, in modo da riabbracciare prima la sua famiglia ed in particolare la figlia Natalia Kukulska, che da qualche giorno aveva compiuto 4 anni.
Anna Jantar aveva avuto una gravidanza complicata.
Il dottore durante una visita gli aveva consigliato di abortire, secondo lui il bambino sarebbe difficilmente sopravvissuto, e anche la vita della madre era in pericolo.
L'intervento si sarebbe dovuto tenere il giorno seguente.
Anna pianse tutta notte e insieme al marito prego' Dio per un miracolo che salvasse il bambino che aveva in grembo.
La mattina dopo decise che non avvrebbe mai accettato di abortire, nonostante sapesse a quali conseguenze sarebbe potuta andare incontro.
Qualche mese dopo il 3 Marzo 1976 alle 21.30 del Mercoledi Santo nacque una bambina, alla quale Anna diede nome Natalia, dalla canzone ''Natalie'' di Gilbert Becaud.
Natalia Kukulska , come la madre e' cantante, e gia' da piccola incomincio' a cantare.
Natalia ricorda solamente l'atmosfera di nervosismo e il momento in cui la nonna strappo' dalle mani di Natalia il bouquet di fiori e lo getto' per terra.
Quando' fu fatta l'autopsia nelle mani di Anna Jantar venne ritrovato il rosario che stringeva.
Al funerale parteciparono 40 mila persone.
Fonte: Settimanale Sieci nr.11 (380) 2020
mercoledì 13 maggio 2020
PRESIDENTE DUDA CANTA PER #HOT16CHALLENGE2
Il Presidente Duda e' stato invitato a cantare per l'iniziativa #HOT16CHALLENGE2 che propone di raccogliere fondi per il sistema sanitario polacco in tempo di corona virus, e ha accettato con una esibizione di qualita' !
https://www.siepomaga.pl/hot16challenge
Il rapper Zeus che aveva invitato il presidente si e' rammaricato di averlo invitato, non rendendosi conto di quanta pubblicita' ha ricevuto grazie al Presidente Duda, che invece di pubblicita' non ne ha bisogno.
La canzone cantata dal Presidente Duda ha avuto 4,8 milioni di visualizzazioni su youtube in un giorno, tante visualizzazioni come Dawid Podsiadło in 6 giorni !
Golec e Maryla Rodowicz hanno gia' risposto all'invito del Presidente Duda:
giovedì 23 aprile 2020
POLONIA vs ITALIA CORONA VIRUS
La situazione Covid-19 in Polonia e' molto migliore rispetto ad altri paesi dell'Europa occidentale.
I motivi principali secondo me sono da ritrovare nelle decisioni prese in tempi radipi dal governo Morawiecki che ha saputo reagire velocemente non come altri stati come Spagna, Francia, Germania e Regno Unito.
Il 4 Marzo c'e' stato il primo caso di Covid-19 in Polonia, un polacco a Zielona Góra di ritorno dal carnevale in Germania.
Il governo ha preso poi subito decisioni fondamentali:
1- chiusura dei confini con il divieto degli stranieri di entrare in Polonia.
2- Chisura delle scuole, universita', asili.
3- Riduzione della capacita' di ricezione di persone da parte di supermercati, e chiese.
4- Chiusure dei centri commerciali, cinema, teatri, luoghi di incontri. parchi giochi.
5- quarantena obbligatoria per chi rientrava dall'estero con rivelamento tramite app per controllare gli spostamenti
Con l'operazione ''Lot do Domu'' (volo per casa) sono tornati in Polonia circa 50 mila persone dall'estero.
6- Quarantena obbligatoria per chi tornava dalla Cina, e da Wuhan (diversamente da quanto aveva fatto l'Italia, dove la richiesta di quarantena dei governatori di Veneto e Lombardia era stata disprezzata accusando i legisti di razzismo, e xenofobia.
Il Presidente del Lazio e segretario del PD aderisce alla mobilitazione lanciata dal PD milanese il 27 Febbraio.
Qualche giorno dopo Zingaretti scopre di essersi ammalato.
Zingaretti si fa curare in una clinica privata e guarisce.
domenica 22 marzo 2020
NOSTRA CLASSE- NASZA KLASA jacek kaczmarski
Co się stało z naszą klasą
Pyta Adam w Tel-Avivie,
Ciężko sprostać takim czasom,
Ciężko w ogóle żyć uczciwie -
Co się stało z naszą klasą?
Wojtek w Szwecji, w porno klubie
Pisze - dobrze mi tu płacą
Za to, co i tak wszak lubię.
Cosa e' successo alla nostra classe
Chiede Adam a Tel Aviv.
E' difficile affrontare questi tempi
Difficile vivere onestamente
Cosa e' successo della nostra classe ?
Wojtek e' in Svezia in un club porno
Scrive : Mi pagano bene qui
per quello che mi piace.
Kaśka z Piotrkiem są w Kanadzie,
Bo tam mają perspektywy,
Staszek w Stanach sobie radzi,
Paweł do Paryża przywykł,
Gośka z Przemkiem ledwie przędą,
W maju będzie trzeci bachor,
Próżno skarżą się urzędom,
Że też chcieli by na zachód,
Katia e Pietro sono in Canada.
Perche' la' hanno prospettive..
Staszek negli Stati Uniti se la cava.
Paolo si e' abituato a Parigi.
Margherita e Przemek hanno un periodo difficile:
In Maggio nascera' il terzo figlio
Invano stanno provando ad avere documenti
Anche loro volevano andare in occidente.
Za to Magda jest w Madrycie
I wychodzi za Hiszpana,
Maciek w grudniu stracił życie,
Gdy chodzili po mieszkaniach,
Janusz, ten, co zawiść budził,
Że go każda fala niesie,
Jest chirurgiem, leczy ludzi,
Ale brat mu się powiesił,
Magda e' a Madrid
e si sposa con uno spagnolo.
Maciek ha perso la vita a Dicembre
quando sono entrati in casa (milicja-polizia comunista)
Janusz, questo che fa nascere invidia,
che qualsiasi onda sopporta,
E' chirurgo, cura le persone
ma il fratello si e' impiccato,
Marek siedzi za odmowę,
Bo nie strzelał do Michała,
A ja piszę ich historię
I to już jest klasa cała.
Jeszcze Filip, fizyk w Moskwie -
Dziś nagrody różne zbiera,
Jeździ, kiedy chce do Polski,
Był przyjęty przez premiera.
Marco e' in prigione perche' non ha collaborato (con i comunisti)
perche' non ha sparato a Michele,
E io scrivo la loro storia,
E questa e' la classe completa.
Anche Filippo, fisico a Mosca,
oggi diversi premi raccoglie,
Viaggia, quando vuole in Polonia,
E' stato ricevuto dal premier.
Odnalazłem klasę całą -
Na wygnaniu, w kraju, w grobie,
Ale coś się pozmieniało,
Każdy sobie żywot skrobie -
Odnalazłem całą klasę
Wyrośniętą i dojrzałą,
Rozdrapałem młodość naszą,
Lecz za bardzo nie bolało...
Ho trovato tutta la classe,
In esilio, in patria, nella tomba,
Ma qualcosa e' cambiato,
Ognuno raschia alla sua vita,
Ho trovato tutta la classe,
Cresciuta e matura,
Ferita la nostra giovinezza,
ma troppo non ha fatto male...
Już nie chłopcy, lecz mężczyźni,
Już kobiety - nie dziewczyny.
Młodość szybko się zabliźni,
Nie ma w tym niczyjej winy;
Wszyscy są odpowiedzialni,
Wszyscy mają w życiu cele,
Wszyscy w miarę są - normalni,
Ale przecież - to niewiele...
Gia' non piu' ragazzi, ma uomini,
gia' donne, non piu' ragazze,
Giovinezza velocemente si e' cicatrizzata
Non c'e' in questo nessun colpevole,
Tutti sono responsabili,
Tutti hanno nella vita una meta,
Tutti piu' o meno sono normali,
comunque non abbastanza
Nie wiem sam, co mi się marzy,
Jaka z gwiazd nade mną świeci,
Gdy wśród tych - nieobcych - twarzy
Szukam ciągle twarzy - dzieci,
Czemu wciąż przez ramię zerkam,
Choć nie woła nikt - kolego!
Że ktoś ze mną zagra w berka,
Lub przynajmniej w chowanego...
Non so io cosa desiderare,
Quale stella brilla su di me,
Dove in mezzo a questi volti non estranei,
Cerco sempre volti di bambini,
Perche' volgo lo sguardo all'indietro,
anche se non mi chiama nessun- amico !
o ci sia qualcuno che giochi con me a prendersi,
Oppure almeno a nascondino
Własne pędy, własne liście,
Zapuszczamy - każdy sobie
I korzenie oczywiście
Na wygnaniu, w kraju, w grobie,
W dół, na boki, wzwyż ku słońcu,
Na stracenie, w prawo - w lewo...
Kto pamięta, że to w końcu
Jedno i - to samo drzewo...
Propri germogli, proprie foglie,
Cresciamo- ognuno in se'
e origini ovvie
in esilio, in patria, nella tomba,
In basso, a fianco, alto verso il sole
Morto, a destra, a sinistra....
Chi ricorda, se alla fine
Uno e lo stesso albero....
giovedì 29 agosto 2019
Omelia del Vescoco di Cracovia in occasione del 75mo Anniversario della Rivolta di Varsavia del 1944
Bellissima omelia del vescovo di Cracovia Marek Jędraszewski durante la Santa Messa che commemorava la Rivolta di Varsavia (1 Agosto 1944- 2 Ottobre 1944)
Sotto la mia traduzione.
''Dio ha guidato il popolo ebraico dalla terra egiziana, terra pagana, da schiavi verso la Terra Promessa e verso la liberta'.
Il viaggio e' stato interrotta con sorpresa, Dio ha chiesto al popolo ebraico che venga costruita la tenda dell'incontro, affinche' all'interno del popolo ebraico ci sia il segno della presenza di Dio.
Sotto la tenda ci sia l'arca dell'Alleanza e le due pietre che riportavano i 10 Comandamenti.
Dio ha scelto i tempi per il ritorno del popolo ebraico verso la Terra Promessa e la liberta'
Dio e' la vita del suo popolo.
Prima di entrare nella basilica, alle 17 ci siamo fermato per 5 minuti fuori dalla Cattedraele: questo e' stato nostro tempo sacro per ricordare cosa e' successo 75 anni fa.
Questo e' un tempo sacro, un sacro ricordo della Rivolta di Varsavia, della rovina civile.
Noi siamo i vigili (le sentinelle) di questo ricordo.
Sono rimasti pochi di quelli che si sono ribellati.
Questo ricordo che c'e' e che e' dovere.
Proviamo a capire il senso della Rivolta di Varsavia: non doveva essere solo senso militare.
Era ricordare il nostro paese, provare a liberare la nostra capitale.
Volevamo essere i proprietari della nostra capitale, volevamo essere i proprietari della Polonia.
La canzone ''Bambini di Varsavia'' scritta gia' il 1 Agosto 1944 dava quanto era atteso.
''Bambini di Varsavia andiamo a batterci
Andiamo insieme verso la vittoria.
Andiamo in guerra per ogni tua pietra diamo il sangue per te
Andiamo insieme verso la vittoria
Bambini di Varsavia andiamo a batterci''
E sono andati...
''Oggi vado a combattere mamma''
Stepanski scrisse questa canzone.
Credevano nella Polonia e credono nella Polonia.
Il saluto di Gesu' con la sua Mamma, come il saluto di questi giovani che andavano a battersi.
All'inizio pensavano che sarebbe arrivato un aiuto in loro soccorso.
Varsavia e' libera, bianco e rossa.
Bianco e rosso simboli della Polonia intera, che desidera la liberta'
Bisognava avere un anima di acciaio per lottare.. ..e l'aiuto non arrivava.
L'armata rossa si stava avvicinando a Varsavia, ma ad un certo momento si e' fermata.
''Ti aspettiamo peste rossa.
Non per noi soldati, per i nostri feriti, per i bambini, le mamme che allattano.
Ti aspettiamo.
Tu hai paura di noi, peste rossa.
Di la' della Vistola non fai niente: puoi aiutarci, poi aspettare come stai facendo.
La morte non e' terribile, noi sappiamo morire''
Una Polonia vittoriosa rinascera' su queste ceneri e su queste terre tu non avrai possesso peste rossa.
Su questa terra tu noi passerai peste rossa.
L'armata rossa, come sappiamo, arrivo solo a meta' Gennaio 1945.
Nel frattempo dopo il 2 Ottobre 1944 inizio la marcia degli abitanti di Varsavia che dovevano lasciare la citta', dopo 63 giorni di eroica lotta.
10 passi figlio, bisognava andare, lasciare Varsavia era obbligatorio.
Il viaggio verso Pruskow era forzato.
Ancora 10 passi per il tuo papa' morto in guerra,
10 passi per la nonna morta in cantina
ancora un passo figlio....
Grazie al loro sacrificio e' rinata una nuova Polonia.
Per la rinascita abbiamo dovuto aspettare molto: prima il 1989.
Per fortuna sulla nostra terra non passa piu' la peste rossa.
Non c'e' piu' una peste rossa,
Ma c'e' una pesta neo-maxista, non rossa, ma arcobaleno.
Quando l'impero Romano era fondato sulla legge, una novita'.
Era nato una massima ''dove c'e' la piu' grande legge, c'e' anche la piu' grande ingiustizia''
Quando alla base della legge non c'e' Dio, la legge si puo' manipolare in modo evidente.
La piu' grande tolleranza e' una tolleranza inesistente.
Tolleranza e' usata come arma contro la Chiesa, contro i valori e simboli della Chiesa.
I piu' grandi simboli: la Madonna di Czestochowa, sono stati profanati e ultimamente anche il simbolo della Polonia Combattente (Polska Walcząca)
Il cardinale conclude l'omelia:
''SII FEDELE, VAI'' (Z.Herbert, Sign.Cogito) ''
Qui sotto la canzone:
''Dziś idę walczyć, Mamo!"
e ''Warszawskie dzieci''
Sotto la mia traduzione.
''Dio ha guidato il popolo ebraico dalla terra egiziana, terra pagana, da schiavi verso la Terra Promessa e verso la liberta'.
Il viaggio e' stato interrotta con sorpresa, Dio ha chiesto al popolo ebraico che venga costruita la tenda dell'incontro, affinche' all'interno del popolo ebraico ci sia il segno della presenza di Dio.
Sotto la tenda ci sia l'arca dell'Alleanza e le due pietre che riportavano i 10 Comandamenti.
Dio ha scelto i tempi per il ritorno del popolo ebraico verso la Terra Promessa e la liberta'
Dio e' la vita del suo popolo.
Prima di entrare nella basilica, alle 17 ci siamo fermato per 5 minuti fuori dalla Cattedraele: questo e' stato nostro tempo sacro per ricordare cosa e' successo 75 anni fa.
Questo e' un tempo sacro, un sacro ricordo della Rivolta di Varsavia, della rovina civile.
Noi siamo i vigili (le sentinelle) di questo ricordo.
Sono rimasti pochi di quelli che si sono ribellati.
Questo ricordo che c'e' e che e' dovere.
Proviamo a capire il senso della Rivolta di Varsavia: non doveva essere solo senso militare.
Era ricordare il nostro paese, provare a liberare la nostra capitale.
Volevamo essere i proprietari della nostra capitale, volevamo essere i proprietari della Polonia.
La canzone ''Bambini di Varsavia'' scritta gia' il 1 Agosto 1944 dava quanto era atteso.
''Bambini di Varsavia andiamo a batterci
Andiamo insieme verso la vittoria.
Andiamo in guerra per ogni tua pietra diamo il sangue per te
Andiamo insieme verso la vittoria
Bambini di Varsavia andiamo a batterci''
E sono andati...
''Oggi vado a combattere mamma''
Stepanski scrisse questa canzone.
Credevano nella Polonia e credono nella Polonia.
Il saluto di Gesu' con la sua Mamma, come il saluto di questi giovani che andavano a battersi.
All'inizio pensavano che sarebbe arrivato un aiuto in loro soccorso.
Varsavia e' libera, bianco e rossa.
Bianco e rosso simboli della Polonia intera, che desidera la liberta'
Bisognava avere un anima di acciaio per lottare.. ..e l'aiuto non arrivava.
L'armata rossa si stava avvicinando a Varsavia, ma ad un certo momento si e' fermata.
''Ti aspettiamo peste rossa.
Non per noi soldati, per i nostri feriti, per i bambini, le mamme che allattano.
Ti aspettiamo.
Tu hai paura di noi, peste rossa.
Di la' della Vistola non fai niente: puoi aiutarci, poi aspettare come stai facendo.
La morte non e' terribile, noi sappiamo morire''
Una Polonia vittoriosa rinascera' su queste ceneri e su queste terre tu non avrai possesso peste rossa.
Su questa terra tu noi passerai peste rossa.
L'armata rossa, come sappiamo, arrivo solo a meta' Gennaio 1945.
Nel frattempo dopo il 2 Ottobre 1944 inizio la marcia degli abitanti di Varsavia che dovevano lasciare la citta', dopo 63 giorni di eroica lotta.
10 passi figlio, bisognava andare, lasciare Varsavia era obbligatorio.
Il viaggio verso Pruskow era forzato.
Ancora 10 passi per il tuo papa' morto in guerra,
10 passi per la nonna morta in cantina
ancora un passo figlio....
Grazie al loro sacrificio e' rinata una nuova Polonia.
Per la rinascita abbiamo dovuto aspettare molto: prima il 1989.
Per fortuna sulla nostra terra non passa piu' la peste rossa.
Non c'e' piu' una peste rossa,
Ma c'e' una pesta neo-maxista, non rossa, ma arcobaleno.
Quando l'impero Romano era fondato sulla legge, una novita'.
Era nato una massima ''dove c'e' la piu' grande legge, c'e' anche la piu' grande ingiustizia''
Quando alla base della legge non c'e' Dio, la legge si puo' manipolare in modo evidente.
La piu' grande tolleranza e' una tolleranza inesistente.
Tolleranza e' usata come arma contro la Chiesa, contro i valori e simboli della Chiesa.
I piu' grandi simboli: la Madonna di Czestochowa, sono stati profanati e ultimamente anche il simbolo della Polonia Combattente (Polska Walcząca)
Il cardinale conclude l'omelia:
''SII FEDELE, VAI'' (Z.Herbert, Sign.Cogito) ''
Qui sotto la canzone:
''Dziś idę walczyć, Mamo!"
e ''Warszawskie dzieci''
sabato 23 febbraio 2019
Giro in canoa sul fiume Czarna Hancza
Partenza da Stare Folwark sul Lago Wigry (circa 6/7 ore)
Si attraversa il lago Wigry da Stare Folwark ci sono due possibilita':
-passare alla sinistra del monastero di Wigry attraverso un tunnel che passa sotto la strada,oppure girare attorno alla penisola del monastero,passando alla destra del monastero (questa soluzione e' piu' lunga)
A Mackowa Ruda c'e' un ristorante e negozio di generi alimentari.Si puo' partire anche da qui per fare il giro in canoa.
Possibilita' di dormire in tenda in un campo per tende da scegliere a Buda Ruska,
oppure a Wysoki most dove c'e' la possibilita' anche di bagno e doccia calda,e cucina casalinga.
2 giorno: circa 3,5 -4 ore
Da Buda Ruska,oppure da Wysoki Most
Si percorre l'ultima parte di pianura e si entra nella foresta di Augustow.
Al mattino simpatiche nonne vendono buonissime krapfen(gorące pączki) con marmellata di frutti di bosco.
Un simpatico nonno suona la fisarmonica lungo un tratto del fiume caratterizzato dalla presenza di case con pontile.
A Frącki c'e' la possibilita' di pranzare,dormire in tenda,oppure in casette di legno (tipo bongalow molto semplici-essenziali)
Il campeggio di Frącki si trova nella foresta sulla sinistra del fiume.
Ad 1 km circa c'e' un negozio di generi alimentari dove e' possibile comprare salciccie da riscaldare sul fuoco. Al mattino presto passa un auto carica di gorące pączki.
3 giorno 5 ore
Da Frącki a Jałowy Róg si percorre il fiume Czarna Hancza che in questo tratto,il piu' bello,e' pieno di curve impegnative,alberi caduti sul letto del fiume.
Jałowy Róg si trova nel mezzo della foresta di Augustow.
Qui si puo' pranzare nel ristorante e ci si puo' dormire in casettine di legno.
4 giorno
Jałowy Róg si arriva a Płaska circa 7/8 ore
E' il giorno piu' impegnativo si attraversano 5 chiuse.
Bisogna stare attenti alle indicazioni,perche' ad un certo punto bisona prendere la direzione di Augustow,lasciando il fiume Czarna Hancza per entrare nel canale di Augustow.
C'e' un cartello molto nascosto in prossimita' di un cavalcavia che indica il confine della Bielorussia e Augustow.In direzione della Bielorussia c'e' la sluza Tartak.
In direzione di Augustow:
-śluza Sosnówek
-śluza Mikaszówka
-śluza Perkuc
-śluza Paniewo
-śluza Gorczyca
4 di queste 5 chiuse le hanno ristrutturate (agosto 2011),per cui bisognava tirare fuori i kayaki dall'acqua e trasportarli su carretti dall'altra parte della chiusa.
A Płaska ci sono casette di legno e ristorante con cucina casalinga.
5 giorno
Płaska-lago di Studzieniczna
Si percorre il Canał Augustowski.Un lungo tratto e' rettilineo (5/6 km) e non si vede nemmeno la fine.
-śluza Swoboda
Si arriva al lago di Studzieniczna
Anche qui casette di legno e ristorante.
Si puo' fare il bagno nel lago di Studzieniczna.
6 giorno circa 4 ore fino al lago Rospuda
Si puo' visitare il santuario di Studzieniczna,dove c'e' stato in visita anche il papa polacco Giovanni Paolo II,c'e' una statua che ricorda la visita del papa.
-śluza Przewież
jezioro Białe
jezioro Necko
jezioro Rospuda
I laghi di Augustow sono caratterizzati dalla presenza di barche a motore,moto d'acqua e battelli,per cui bisogna stare molto attenti alle onde che provocano queste imbarcazioni che possono far ribaltare i kayaki.
Finito il giro che dura circa 100 km si porta a casa tanti bei ricordi e luoghi dove la natura e' ancora incontaminata e presenta le sue bellezze da sogno.
Indimenticabili sono le albe e i tramonti colorati.
Si possono incontrare lungo il fiume cigni,cicogne,anatre selvatiche,uccelli.
Bisogna fare attenzione ai cigni che quando sono accompagnati dai loro piccoli sono molto aggressivi.
Bisogna proteggersi da zanzare e zecche spruzzandosi appositi spray prima della partenza ogni mattina.
martedì 13 novembre 2018
250.000 PATRIOTI POLACCHI IN MARCIA A VARSAVIA
250 mila polacchi hanno marciato a Varsavia per celebrare il centenario della riconquista dell'Indipendenza da parte della Polonia nel 1918.
Quella del 11.11.2018 e' la piu' grande manifestazione patriottica al mondo, ed e' stata la manifestazione piu' frequentata dal 1989 in Polonia.
Solo papa Giovanni Paolo II riusciva ad attirare a se folle piu' grandi, come nel 1979 a Varsavia in piazza Piłsudski quando nel famoso discorso invoco' l'intervento dello Spirito Santo sulla Terra Polacca e diede speranza ai polacchi e una granda spinta alla nascita del sindacato Solidarność nel Settembre 1980.
La marcia e' stata aperta dai combattenti, poi i rappresentanti del governo, il Presidente della Repubblica Duda, e quindi di seguito tante famiglie con bambini, anziani, giovani, e infine i nazionalisti patrioti che organizzano la marcia dal 2010.
Il nazionalismo in Polonia non ha un carattere sciovinista (come ha in Francia per esempio) per cui non e' negativo, come vogliono far passare i media liberali e della sinistra.
I nazionalisti di adesso (RN, ONR,MW) si rifanno a uno dei padri dell'Indipendenza del 1918 Roman Dmowski, nazionalista che la sua idea di polonita' non era esclusiva ma inclusiva per coloro che anche di altre provenienze volevano aderire alle idee, tradizioni,cultura proprie del popolo polacco.
Inoltre il cattolicesimo e' una essenza della polonita'
Il nazionalismo in Polonia e' patriottico.
MW e' stata fondata dall'avvocato di Donald Tusk, Roman Giertych !
"Polskość to nienormalność" invece la definizione di Donald Tusk, secondo il quale la polonita' e' anormale, lui essendo europeista, filo-tedesco (il nonno aveva combattuto nella Wehrmacht) e venduto agli interessi della Germania.
Quella del 11.11.2018 e' la piu' grande manifestazione patriottica al mondo, ed e' stata la manifestazione piu' frequentata dal 1989 in Polonia.
Solo papa Giovanni Paolo II riusciva ad attirare a se folle piu' grandi, come nel 1979 a Varsavia in piazza Piłsudski quando nel famoso discorso invoco' l'intervento dello Spirito Santo sulla Terra Polacca e diede speranza ai polacchi e una granda spinta alla nascita del sindacato Solidarność nel Settembre 1980.
La marcia e' stata aperta dai combattenti, poi i rappresentanti del governo, il Presidente della Repubblica Duda, e quindi di seguito tante famiglie con bambini, anziani, giovani, e infine i nazionalisti patrioti che organizzano la marcia dal 2010.
Il nazionalismo in Polonia non ha un carattere sciovinista (come ha in Francia per esempio) per cui non e' negativo, come vogliono far passare i media liberali e della sinistra.
I nazionalisti di adesso (RN, ONR,MW) si rifanno a uno dei padri dell'Indipendenza del 1918 Roman Dmowski, nazionalista che la sua idea di polonita' non era esclusiva ma inclusiva per coloro che anche di altre provenienze volevano aderire alle idee, tradizioni,cultura proprie del popolo polacco.
Inoltre il cattolicesimo e' una essenza della polonita'
Il nazionalismo in Polonia e' patriottico.
MW e' stata fondata dall'avvocato di Donald Tusk, Roman Giertych !
"Polskość to nienormalność" invece la definizione di Donald Tusk, secondo il quale la polonita' e' anormale, lui essendo europeista, filo-tedesco (il nonno aveva combattuto nella Wehrmacht) e venduto agli interessi della Germania.
Qui la canzone di Jan Pietrzak "Affinche' la Polonia sia Polonia'' cantanta durante il concerto del 10 Novembre alla Stadio PGE Nazionale per celebrare il centenario della riconquista dell'indipendenza da parte della Polonia.
lunedì 9 aprile 2018
Edyta Geppert: Nie, nie żałuję- Non rimpiango.
Zielonookich snów
Nie żałuję...
Że nie znałam klejnotów
Ni koronkowych słów
Nie żałuję...
Że nie mówiłaś mi jak szczęście kraść spod lady
I nie uczyłaś mnie życiowej maskarady
Pieszczoty szarej tych umęczonych dni
nie żal mi,
nie żal mi
Nie, nie żałuję
Przeciwnie bardzo ci dziękuję kochana
Żeś mi odejść pozwoliła
Po to bym żyła tak jak żyłam
Że nie dałeś mi szczęścia
Pierścionka ani psa
Nie żałuję
Że nie dzwonisz po nocach
Kochanie tak to ja
Nie żałuję
Że nie załatwisz mi posady sekretarki
I że nie noszę twojej szarej marynarki
Że patrzysz na mnie jak teatralny widz
To nic,
to nic
Nie, nie żałuję
Przeciwnie bardzo ci dziękuję kochanie
Za to że jesteś królem karo
Że jesteś zbrodnią mą i karą
Że w tym kraju przeżyłam
Tych parę trudnych lat
Nie żałuję
Że na koniec się dowiem
Ot tak się toczy świat
Nie żałuję
Że nie załatwią mi urlopu od pogardy
I że nie zwrócą mi uśmiechu jak kokardy
Pieszczoty szarej tych udręczonych dni
Nie żal mi,
nie żal mi
Nie, nie żałuję
Przeciwnie bardzo ci dziękuję, mój kraju
Za jakiś czwartek jakiś piątek jakiś wtorek
I za nadziei cały worek
Nie, nie żałuję
Przeciwnie bardzo ci dziękuję
za to, że jesteś moim krajem
Że jesteś piekłem mym i rajem
Nie żałuję,
Nie żałuję,
Nie żałuję...
La piu' bella canzone polacca per me. In breve:
''Grazie mamma, grazie a mio marito, grazie al mio paese (Polonia).....''
Non rimpiango
Che tu non mi abbia dato, mamma,
i sogni dagli occhi verdi,
non lo rimpiango...
Che io non abbia conosciuto né gioielli
né parole raffinate,
non lo rimpiango...
Che tu non mi abbia detto come rubare la felicità
e che non mi abbia insegnato la messinscena della vita,
la carezza grigia di quei giorni stanchi,
non mi rincresce,
non mi rincresce.
No, non lo rimpiango;
al contrario: ti ringrazio molto, mia cara,
che mi hai lasciato partire
per vivere come ho vissuto.
Che non mi hai dato né la felicità,
né un anello, né un cane,
non lo rimpiango...
Che non mi chiami la notte:
"Amore, sì, sono io",
non lo rimpiango...
Che non otterrai per me un posto di segretaria,
e che non indosso la tua giacca grigia,
che mi guardi come uno spettatore a teatro,
non importa,
non importa.
No, non lo rimpiango;
al contrario: ti ringrazio molto, amore,
che sei il re di quadri,
che sei il mio delitto e il mio castigo.
Che in questo Paese abbia vissuto
un paio di anni difficili,
non lo rimpiango…
Che finalmente io impari:
"Ah, quindi questo mondo è così!",
non lo rimpiango…
Che non avrò vacanza dal disprezzo
e che non mi restituiranno il sorriso come un fiocco,
la carezza grigia di quei giorni stanchi,
non mi rincresce,
non mi rincresce.
No, non lo rimpiango;
al contrario: ti ringrazio molto, mio Paese,
per qualche giovedì, qualche venerdì, qualche martedì,
e per un sacco pieno di speranza.
No, non lo rimpiango;
al contrario: ti ringrazio molto
che sei il mio Paese,
che sei il mio inferno e il mio paradiso.
Non lo rimpiango,
non lo rimpiango,
non lo rimpiango...
mercoledì 4 aprile 2018
WITOLD PILECKI -Il volontario di Auschwitz
Witold Pilecki, il volontario di Auschwitz, un grande eroe polacco.
Il 25.05.1948: 70 anni fa veniva condannato a morte Witold Pilecki.
Dopo 70 anni non sono ancora stati trovati i resti dell'eroe polacco ucciso dai comunisti.
Witold Pilecki aveva partecipato alla battaglia sulla Vistola del 1920 contro le armate rosse russe, e
nel 1944 aveva partecipato alla rivolta di Varsavia contro i tedeschi.
I comunisti hanno fatto sparire i suoi resti, ma la memoria per Pilecki oggi e' viva piu' che mai ed e' un riferimento per le giovani generazioni di polacchi: esempio di un uomo che non si arrende mai.
Il 25.05.1948: 70 anni fa veniva condannato a morte Witold Pilecki.
Dopo 70 anni non sono ancora stati trovati i resti dell'eroe polacco ucciso dai comunisti.
Witold Pilecki aveva partecipato alla battaglia sulla Vistola del 1920 contro le armate rosse russe, e
nel 1944 aveva partecipato alla rivolta di Varsavia contro i tedeschi.
I comunisti hanno fatto sparire i suoi resti, ma la memoria per Pilecki oggi e' viva piu' che mai ed e' un riferimento per le giovani generazioni di polacchi: esempio di un uomo che non si arrende mai.
Il 19 settembre 1940 durante un rastrellamento nazista a
Varsavia, Witold Pilecki prende la direzione opposta a tutti gli altri e
si fa arrestare volontariamente per essere mandato ad Auschwitz.
Il nome non è ancora sinonimo di inferno, come sarebbe diventato, tuttavia chiunque avrebbe considerato quel gesto folle.
Ma Pilecki non è uno qualunque, è un militare dell'Armata polacca e membro della resistenza contro i nazisti.
La sua missione è infiltrarsi nel campo, raccogliere informazioni e organizzare una rete clandestina pronta a ribellarsi e a prendere il controllo al momento giusto.
Sin dall'arrivo, Pilecki si rende conto che qualsiasi idea i cittadini liberi si fossero fatti di quel luogo, era drammaticamente ingenua.
Ciò che trova oltre il cancello con la scritta "Arbeit macht frei" non ha nulla a che vedere con qualunque cosa avesse conosciuto nel mondo reale.
Ogni regola del vivere civile è calpestata e sovvertita, ci sono prigionieri con diritto di vita e di morte su altri prigionieri.
Fame, freddo, malattie, lavori forzati sono usati dai nazisti come strumenti di decimazione. L'arbitrarietà assoluta è l'unica legge applicata e ciò che distingue i carcerieri l'uno dall'altro sono solo diversi gradi di crudeltà.
A poco a poco Pilecki tesse la sua rete clandestina, in attesa del segnale di rivolta, che però non arriva mai.
Dopo tre anni, e dopo aver visto sparire molti dei suoi amici, Pilecki decide di fuggire, per continuare la resistenza da fuori.
Ritrovata la libertà con una rocambolesca fuga, il capitano Pilecki da bravo soldato stende rapporto ai superiori su ciò che ha visto.
Se ne avessero preso atto, quante vite sarebbero state risparmiate?
http://www.edizpiemme.it/libri/il-volontario-di-auschwitz
Gli alleati (Usa e Regno Unito era stati avvisati) pero' non hanno tenuto conto di quanto i polacchi hanno comunicato loro grazie alle informazioni raccolte da Witold Pilecki.
Avevano consigliato di bombardare la ferrovia o i treni in modo che non potessero arrivare ai campi di sterminio.
Il nome non è ancora sinonimo di inferno, come sarebbe diventato, tuttavia chiunque avrebbe considerato quel gesto folle.
Ma Pilecki non è uno qualunque, è un militare dell'Armata polacca e membro della resistenza contro i nazisti.
La sua missione è infiltrarsi nel campo, raccogliere informazioni e organizzare una rete clandestina pronta a ribellarsi e a prendere il controllo al momento giusto.
Sin dall'arrivo, Pilecki si rende conto che qualsiasi idea i cittadini liberi si fossero fatti di quel luogo, era drammaticamente ingenua.
Ciò che trova oltre il cancello con la scritta "Arbeit macht frei" non ha nulla a che vedere con qualunque cosa avesse conosciuto nel mondo reale.
Ogni regola del vivere civile è calpestata e sovvertita, ci sono prigionieri con diritto di vita e di morte su altri prigionieri.
Fame, freddo, malattie, lavori forzati sono usati dai nazisti come strumenti di decimazione. L'arbitrarietà assoluta è l'unica legge applicata e ciò che distingue i carcerieri l'uno dall'altro sono solo diversi gradi di crudeltà.
A poco a poco Pilecki tesse la sua rete clandestina, in attesa del segnale di rivolta, che però non arriva mai.
Dopo tre anni, e dopo aver visto sparire molti dei suoi amici, Pilecki decide di fuggire, per continuare la resistenza da fuori.
Ritrovata la libertà con una rocambolesca fuga, il capitano Pilecki da bravo soldato stende rapporto ai superiori su ciò che ha visto.
Se ne avessero preso atto, quante vite sarebbero state risparmiate?
http://www.edizpiemme.it/libri/il-volontario-di-auschwitz
Gli alleati (Usa e Regno Unito era stati avvisati) pero' non hanno tenuto conto di quanto i polacchi hanno comunicato loro grazie alle informazioni raccolte da Witold Pilecki.
Avevano consigliato di bombardare la ferrovia o i treni in modo che non potessero arrivare ai campi di sterminio.
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