Il prossimo 11 Novembre 2018 saranno 100 anni dalla riconquista da parte della Polonia dell'Indipendenza.
Dal 1795 al 1918 la Polonia era scomparsa dalle mappe dell'Europa in seguito della terza spartizione
della Polonia tra Austria, Germania e Russia.
La Polonia riavuta l'indipendenza non ha fatto in tempo ad organizzare il proprio nuovo stato che pochi anni dopo il 1 Settembre 1939 e' stata attaccata dalla Germania nazista e qualche giorno dopo il 17 Settembre 1939 dall'Unione Sovietica comunista che con il patto Molotov-Ribbentrop se la sono spartita nuovamente.
Alla fine della II Guerra Mondiale (9 Maggio 1945) la Polonia che aveva combattuto a fianco agli alleati e' stata tradita dal Regno Unito (che doveva intervenire in difesa della Polonia nel 1939, e nella quale contavano i polacchi che avevano un accordo con Francia e Regno Unito) che l'ha consegnata sotto l'influenza e la sottomissione da parte dell'Unione Sovietica che ha creato un stato fantoccio Repubblica Popolare di Polonia (PRL) ai suoi ordini.
La nuova repubblica ''Polska Rzeczpospolita Ludowa'' (1952), in realta' gia' dal 1944 con il ''Tymczasowy Rząd Jedności Narodowej'' era uno stato satellite dell'URSS.
In questi 100 ani la Polonia non e' stata sempre indipendente: 1939-1945 (occupazione tedesca)
e 1945-1989 (stato comunista)
La Polonia ha dovuto cosi aspettare il 1989 per riottenere la liberta' dal comunismo.
Nel 1989 si sono tenute le prime elezioni libere.
Il 9 Novembre 1989 e' caduto il muro di Berlino e la storia ha preso un nuovo corso.
Purtroppo con gli accordi della Tavola Rotonda (Okrągły Stół) tenutesi tra il 6 febbraio e il 4 aprile 1989 i comunisti ne uscirono senza conseguenze per le crudelta' compitute negli anni del regime comunista, e secondo alcuni finche' tutti questi personaggi (almeno i carnefici principali) non sconterrano condanne la Polonia non sara' veramente libera.
Nella Corte Suprema ci sono ancora guidici che hanno condannato gli oppositori dei comunisti, ed e' per questo che il governo attuale vuole riformare la Giustizia.
Wojciech Jaruzelski e il ministro degli Interni Czesław Kiszczak che introdussero lo stato di guerra il 13.12.1981 non ebbero nessuna condanna in vita.
Al primo la cancelleria del Presidente Komorowski fece persino i funerali di stato.
Qui si vede chiaramente la differenza tra l'attuale governo e i post-comunisti.
Racconto le notizie piu' importanti d'attualita' dalla Polonia. Le racconto in modo diverso rispetto alle notizie che passano nei media italiani che sono pronti a dare notizie solo negative dalla Polonia e a criticare l'attuale governo che non e' in linea con le idee liberali, progressiste,e neo-marxiste
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